header_image

Your search results

Vini del Monferrato

Posted by admin on 1 Aprile 2015
| 0
  • Vini del Monferrato
  • I terreni agricoli del Monferrato sono caratterizzati sostanzialmente da due colture, il grano e la vite, che si distribuiscono sul territorio in base alla conformazione dello stesso e quindi avremo nei terreni di pianura distese di grano e riso mentre in quelli collinari sono ricoperti di vigneti.
  • La vite una pianta che necessita di diverse cure, quali il trattamento a base di zolfo sui tralci, il trattamento a base di solfato di rame sulle foglie ed i viticci, potature che eliminino il superfluo e tante altre cure.
  • Poi arriva il momento della vendemmia in cui la natura ripaga i contadini del loro duro lavoro ed ecco che appare il frutto della terra monferrina che tanto la caratterizza, l’uva da cui si ricavano le diverse qualità di vino tipiche del nostro territorio.
  • Arturo Marescalchi dice riferendosi alla vite ” …..nessuna pianta altrettanto interessante. Parla a chi la sappia intendere; e comanda, si confida; o talora delude e s’imbroncia e si nega; ma poi si riconcede magnifica. Bisogna starle costantemente vicini e studiarla senza riposo. La sua novità inesauribile; la sua personalità meravigliosamente complessa. Ora si deve trattarla con dolcezza, ora con astuzia, ora con energia.ma servirla sempre, amarla sempre e accontentarla spesso. Un anno prodiga, l’anno dopo avara. Ha capricci affascinanti e perversità diaboliche. Ma la pianta italiana in tutti i tempi onorata; la pianta che d il vino per i riti e per le feste e per la salute, per la vivida giovinezza e per la ridente vecchiaia”.
  • Il più classico dei vini piemontesi la Barbera.
  • Umberto Calosso, uomo politico e parlamentare monferrino che molto si occupò dei problemi vitivinicoli, scrisse sulla Barbera un felice pagina in cui afferma che, nonostante il genere della parola sia femminile sottolineando il modo corretto di chiamare il vino, precisando che si dice la Barbera e non il Barbera come tanti erroneamente fanno, questo sia un tipo di vino maschio, galantuomo anzi aggiunge che il pi galantuomo dei vini, un vino buono come il pane.
  • Ora lasciando la descrizione poetica che Calosso fa della Barbera, dobbiamo ricordare che il Monferrato produce anche altre qualità di vino, come la Freisa, il grignolino, la Bonarda, il Brachetto, il bianco Cortese e i moscati vini questi ultimi adatti ” per accompagnare ” i dolci caratteristici della regione i ” Crumiri” di Casale la ” Polenta di Marengo ” e gli amaretti di Acqui.
  • Il vino più popolare nel mondo lo spumante, per essere più precisi l’ ” Asti spumante” prodotto negli stabilimenti enologici di Canelli.
  • Questo vino piacque anche al grande scrittore francese Proust, questo importante perché testimonia che non ha niente da invidiare allo Champagne, ma non perché era consumato da Proust ma perché sta a significare che veniva consumato anche nella patria del pi blasonato dei vini bianchi nel mondo.Possiamo tranquillamente dire che lo spumante non il parente povero dello champagne ma semplicemente un prodotto diverso.
  • Lo spumante tale per definizione, perché contiene molta anidride carbonica compressa derivata dalla propria naturale fermentazione.
  • L’ Asti spumante ha come antenato il moscato, un tipo di vite diffuso in tutta Italia ma che in Monferrato ha trovato il suo habitat ideale, grazie alla formazione geologica del terreno, al clima ed ai numerosi innesti che lo hanno perfezionato negli anni,
    L’etimologia del nome si perde nella notte dei tempi, il medico e poeta Francesco Redi lo fa derivare da ” mosca del miele “, l’ape, per dirla alla maniera del francese antico, che si posa sui grappoli di moscato durante la vendemmia.

Finiamo col citare la frase che si usa in Monferrato rivolgendosi all’ospite perch prima del congedo beva

Commenti

MENU