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Pontestura

Posted by admin on 11 Giugno 2015
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La storia:

Di probabili origini liguri, in epoca romana l’ insediamento doveva già avere notevoli dimensioni e rivestire una certa importanza, come potrebbe testimoniare il ritrovamento di alcuni reperti tra cui un cippo militare risalente all’ epoca dell’ imperatore Costantino (IV secolo). Nel IX secolo il paese è nominato sotto la forma Pons Nottingi: Nottingo fu vescovo di Vercelli durante il regno dei longobardi Ludovico il Pio e Lotario.

Fu con ogni probabilità quest’ ultimo a concedergli la signoria sul territorio, che venne confermata ripetutamente nei secoli successivi : nell’ 882, ad opera di Carlo il Grosso nei confronti del vescovo Liutvardo, e nel 1054, per volere dell’ imperatore Arrigo II. A Pontestura era presente un castello ben fortificato, del quale oggi non resta alcuna traccia, residenza dei marchesi di Monferrato prima che questi si stabilissero a Casale (1253). Edificato nel punto in cui lo Stura si immette nel Po, il castello rivestì un’ importante funzione strategica.

Nel 1210 Guglielmo, marchese del Monferrato, chiese ai vercellesi la restituzione di Pontestura e di Trino, occupati senza alcun diritto da questi ultimi. Per dare maggior peso alla propria richiesta Guglielmo richiese l’ intervento del papato. L’ ultimo decennio del XIII secolo fu segnato da una contesa tra i marchesi di Monferrato e i Visconti, duchi di Milano.

Nel 1292 Matteo Visconti occupò Pontestura con le sue truppe, che devastarono il paese. Pochi anni dopo, nel 1306, il paese fu assediato dale truppe di Teodoro Paleologo, figlio dell’ imperatrice di Costantinopoli, unica erede del marchese Giovanni del Monferrato, alla morte del quale il potere, vacante per la mancanza di successori, era andato ai signori di Saluzzo. Il 21 settembre di quell’ anno gli abitanti del paese giurarono fedeltà a Teodoro.

Nel 1329 il Paleologo, carico di ingenti debiti, decise di vendere il paese e il castello all’ astigiano Tommaso Scarampo. Nel febbraio 1405 nel castello di Pontestura fu firmato un importante contratto nuziale, quello tra Sofia Augusta, figlia di Teodoro Paleologo, e Filippo Maria Visconti.

Si presume che in questo periodo il paese fosse già stato eretto in Comune e nel 1379 partecipò con due rappresentanti al parlamento generale degli stati monferrini, convocato da Ottone di Brunswick. Si narra che nel castello di Pontestura sia stato rinchiuso prigioniero Ludovico il Moro, duca di Milano, consegnato dagli svizzeri ai francesi mentre stava lasciando Novara.

Il primo gennaio 1691, nell’ ambito delle guerre di successione del Monferrato, il paese fu conquistato da Eugenio, principe di Savoia, che ebbe la meglio sui francesi.

Sotto il regno sabaudo, Pontestura fu dato in feudo alla famiglia Gozzano di San Giorgio e Treville.

Gli edifici:

Parrocchiale di Sant’ Agata: Nel 1164, in un privilegio concesso da Federico Barbarossa, è menzionata la chiesa di Sant’ Agata di Pontestura. L’ edificio attuale è stato realizzato con ogni probabilità tra XIII e XIV secolo: in forme gotiche, la facciata, datata 1246, è tripartita da contrafforti verticali ed impreziosita, nella fascia centrale, dall’ alternanza di laterizi e di cocci di pietra.

Alla tripartizione esterna corrisponde quella interna, ottenuta mediante una serie di pilastri cruciformi che separano le navate. Sono conservate opere molto interessanti, come due tele di Pier Francesco Guala e un quadro raffigurante la Madonna del Rosario con i Misteri (XVII secolo), attribuito ad Orsola Caccia, figlia di Guglielmo, detto il Moncalvo.

Testimonianza dell’ antica origine della chiesa è la vasca su cui poggia la mensa dell’ altare maggiore: a forma di parallelepipedo, essa è certamente anteriore al Mille e presenta fregi paleocristiani.

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