La storia:
Le origini di Olivola sono certamente antecedenti al X secolo d. C. periodo nel quale venne edificata la primitiva chiesetta dedicata a San Pietro, con caratteristico campanile romanico in tufo. Prima del X secolo Olivola era parte del feudo di Frassinello, come risulta dalla testimonianza del marchese Guazzo di Bisio, che parla di un ramo di feudatari detti Signori di Olivola. Tra i Comuni più piccoli d’ Italia, il borgo fu controllato in origine dai marchesi del Monferrato, e quindi infeudato in tempi successivi a famiglie come i Celloria, i Ferraris e i Candiani. I signori della vicina Ottiglio, i Curioni-Guazzi, ne assunsero il titolo di conti.
Nell’ ottobre 1928 il Comune è stato soppresso ed Olivola è diventata una frazione del neonato Comune di Frassinello d’ Olivola.
Conclusasi la Seconda guerra mondiale, immediatamente dopo il referendum del 1948 che chiamava a scegliere tra la Repubblica e la Monarchia, gli abitanti di Olivola presentarono una petizione al Presidente della Repubblica in seguito alla quale fu ripristinata (10 novembre 1950) l’ autonomia comunale.
Lo stemma fu concesso nel 1950, quando il Comune riacquistò la propria autonomia.
Gli edifici:
Chiesa di San Pietro: Recentemente restaurata, risale al X secolo. Oggi in disuso, presenta un caratteristico campanile romanico.
Chiesa parrocchiale: Dedicata anch’ essa a San Pietro, patrono del paese, è stata costruita a partire dagli ultimi anni del XIX secolo.
Chiesa di Santa Maria delle grazie: Edificata nel 1630 sul luogo dove con ogni probabilità sorgeva una precedente costruzione, fu voluta dagli abitanti di Frassinello come ringraziamento per aver superato l’ epidemia di peste diffusasi in quello stesso anno.