La storia:
Molare, sorge su un poggio delimitato dalle depressioni del rio Crosio e del rio Fontana. Nelle immediate vicinanze sorgeva la dimora dei marchesi del Bosco, un antico castello attorno al quale si trasferì, per ottenere maggiori sicurezza e protezione, gran parte della popolazione dei dintorni a partire dalla seconda metà del XIII secolo. Molare entrò a far parte della dote di Agnese, unica figlia del Marchese Guglielmo del Bosco, che si sposò con Federico Malaspina di Gavi. Il figlio, Tommaso Malaspina, decise nel 1278 di far costruire un castello. Nel 1467, estintisi i vecchi signori, Molare passò sotto i marchesi del Monferrato e quindi, neanche un secolo dopo, entrò a far parte dei possedimenti dei marchesi Spinola.
Nell’ agosto del 1935 il paese fu sconvolto da una gravissima tragedia: in seguito a piogge abbondantissime si verificò il crollo della diga costruita a monte dell’ abitato; la furia delle acque distrusse ben sette ponti e travolse intere borgate mietendo un centinaio di vittime fra la popolazione.
Gli edifici:
Pieve di Campale: Risalente al X secolo è in stile romanico gotico.
Parrocchia di Sant’ Urbano: Edificata nel corso del 1700 in stile barocco, la chiesa fu decorata e affrescata tra gli anni Sessanta e Settanta.
Oratorio: Edificio di origine cinquecentesca.
Castello dei conti Chiabrera: Sorto sui ruderi del fortilizio dei Malaspina e ristrutturato alla fine del 1800 sotto la supervisione di D’ Andrade.
Palazzo dei conti Tornelli.
Villa dei Marchesi Salvago-Raggi.
Santuario di Nostra Signora delle Rocche: Edificato a partire dal 1609 in una zona distante circa tre chilometri dal centro del paese, nel luogo in cui secondo la tradizione avvenne un fatto miracoloso in quanto una donna di Molare fu testimone della trasformazione di un fascio di erba in pane. Il santuario, meta di molti fedeli anche dai paesi limitrofi, è custodito dai padri passionisti, congregazione fondata dall’ ovadese Paolo della Croce.