La genesi del Monferrato
Può sembrare strano a dirsi ma dove ora il Monferrato con le sue colline, piccoli paesi arroccati sul cucuzzolo delle stesse, castelli, vigneti, 500 milioni di anni avanti Cristo era rappresentato da un’enorme distesa d’acqua, il mare.
Il territorio monferrino vide la luce a cavallo tra la fine del periodo Terziario e l’inizio del periodo Quaternario a seguito delle scosse telluriche di assestamento che hanno caratterizzato il fenomeno geologico di orogenesi che diede luogo alla formazione del’arco alpino occidentale.
Immaginando di utilizzare una macchina del tempo e volendo proiettarci al momento della creazione del Monferrato vedremmo un’immenso golfo, delimitato ad occidente dalle Alpi nate dalle viscere della terra a seguito di numerosi terremoti.
Non era certo un luogo caratterizzato dalle distese verdi dei prati e dei boschi come lo è oggi, ma da una distesa di acqua marina agitata da forti venti, facendola infrangere contro i fianchi delle terre emerse, che con ‘aiuto delle copiose e violente piogge, erodevano creando i presupposti della creazione delle colline negative.
Il sole fonte di vita era all’epoca, a causa della potenza del calore che emanava, anche causa di sofferenza per la natura, legioni di alberi bruciavano sotto lo sguardo infuocato del’astro.
Le terre erano popolate da giganteschi animali come pure le acquee nel’aria volavano strani uccelli derivati dagli archeosauri, il paesaggio era apocalittico ed il clima instabile, la vita non aveva ancora visto il miracolo dell’uomo.
Dopo molti millenni questo angolo di mare diminuì di profondità anche grazie al continuo depositarsi dei sedimenti di fossili, conchiglie e materiali provenienti dall’erosione delle terre emerse.
A seguito di ulteriori movimenti tellurici, nascevano alture di modesta altezza e meno impervi rispetto ai monti che componevano la catena delle alpi e degli appennini occidentali, attorno a queste isolette si depositarono negli anni i più diversi strati minerali e detriti fossili ed organici.
Che tutto quanto raccontato finora rappresenti le lontane origini del monferrato è avvalorato dalle testimonianze dei geologi, che a loro volta sono confermate dai ritrovamenti degli scavi archeologici che hanno portato alla luce argille e sabbie mioceniche e plioceniche nonché vasti giacimenti di conchiglie, molluschi e fossili marini e persino frammenti di squali (denti e vertebre).
All’inizio del periodo quaternario il mare scomparve e le terre incominciarono a prendere la forma che noi oggi vediamo. Ovviamente il Monferrato non era come possiamo vederlo ai giorni nostri, l’impetuoso defluire delle acque mutò con il passare del tempo il volto alla regione. La facile erodibilità del terreno, ha fatto sì che le acque potessero con relativa facilità scavare il terreno emerso formando numerose valli e vallette. Grazie alla elevata fertilità del terreno, caratteristica ancora oggi del nostro territorio, nacque subito una rigogliosa vegetazione che formò nel giro di pochi decenni fitte selve e grandi boschi. Un giorno nel silenzio dei boschi si sentì una presenza nuova, nel terreno apparve l’orma di un piede era finalmente giunto l’uomo, iniziava così la storia del Monferrato.