Il santuario di Crea, da sempre un luogo di culto che richiama folle di fedeli, il Monferrato ammira questo santuario mariano da almeno dieci secoli.
Dove ora sorge il santuario, alcuni storici affermano che campeggiasse un castello, andato distrutto alla fine del 1500 altri affermano che non un castello ma un tempio pagano di adoratori del sole abbia preceduto la prima presenza religiosa sul colle cio un’edicola in onore della Madonna, fatta erigere da S. Eusebio nell’anno 354.
Questa seconda tesi ci pare la pi probabile, in qunto rende logica la costruzione dell’edicola mariana da parte di S. Eusebio.Infatti intuibile che il santo, saputo dell’esistenza di un tempio pagano sull’alto del colle monferrino, sia corso ad opporre al tempio degli adoratori del sole ( detti Mitrei, in quanto adoravano Mitra, il dio che i Romani ritenevano fosse la personificazione del pianeta) una piccolissima chiesa dedicata alla Madre del Redentore.
Sant’Eusebio era definito l’apostolo del Piemonte per la sua attiva opera di evangelizzazzione svolta nella nostra regione quale vescovo di Vercelli, diocesi questa che comprendeva anche le attuali province religiose di Torino, Novara, Ivrea, Aosta, Casale e Tortona.
Sant ‘Eusebio al ritorno dall’esilio in terra d’oriente, port con s tre statue della Madonna, che la tradizione stabilisce all’evangelista San Luca.Le tre statue vennero cos distribuite:
una a Crea, l’altra ad Oropa e la terza a Cagliari patria del santo.
In seguto fece ampliare la gi esistente edicola in una pi amplia cappella, con il trascorrere degli anni la cappella si trasform in chiesa, grazie alle sottoscrizioni fatte all’epoca delle crociate.
Questo spiegato dal fatto che i marchesi di Monferrato del ramo aleramico furono quasi tutti crociati, anzi uno di essi (Bonifacio I) fu capo supremo della IV Crociata, conquistatore di Costantinopoli e re di Tessalonica (la odierna Salonicco).
Il santuario durante la sua lunga storia conobbe diversi inquilini, nel 1100 i canonici regolari dell’abbazzia di Vezzolano, dal 1478 i PP: Serviti, dal 1483 i canonici Regolari Lateranensi, dall 1798 nuovamente i PP. Serviti, dall 1800 seguirono 4 Rettori preti secolari, dal 1820 dai Frati Minori della Provincia di S. Tommaso in Torino, da diversi anni a questa parte il santuario custodito dai preti.
Oltre al santuario vero e propio, il luogo religioso caratterizzato da un certo numero di cappelle, con statue a grandezza naturale in atteggiamenti realistici.Le migliori cappelle sono quelle realizzate dal Tabacchetti, dallo scultore casalese Leonardo Bistolfi e quella detta del paradiso in cui ha lavorato il pittore Guglielmo Caccia detto il Moncalvo.
Per contrastare l’attacco del tempo sono stati effettuati restauri pittorici e scultorei ad alcune cappelle.
Il Sacro Monte di Crea su cui sorge il luogo di culto diventato un Parco Naturale per la protezione dell’ambiente ed stato inserito tra l’elenco dei beni dell’UNESCO, essendo stato considerato patrimonio dell’umanità.