La seconda città del Piemonte e la prima del Monferrato Alessandria, situata nella pianura delimitata tra il Tanaro e la Bormida.
L’origine della città ha avuto come primo nucleo un castello costruito dai patrizi monferrini, il castello di Rovereto.
La costruzione del maniero aveva lo scopo di contrastare gli eventuali attacchi che potevano provenire dalla pianura Alessandrina cos i Marchesi aleramici ed il Marchese del Bosco scelsero un’altura che sovrastava la confluenza dei 2 fiumi per erigere il castello per evidenti motivi strategici.
Attorno al castello si raggrupparono le famiglie dei dintorni in cerca di protezione, formando cos la città di Rovereto a cui si unirono i comuni limitrofi di Bergoglio, Marengo e Gamondio; da questa unione prese vita Cesarea in onore dell’imperatore Federico I di Svezia protettore dei Marchesi del Monferrato.
L’importanza della città non fu solo strategica ma anche commerciale, perché sul suo ponte (ponte del Tanaro) transitavano i carichi di sale provenienti dalla via Marinea cioè la strada che metteva in comunicazione Genova con la Pianura Padana e le Alpi.
Il nome della città quando mutò da Cesarea a Alexandria De Palea (perché la città sorgeva in località Palea, dal termine italico Pal che vuol dire pietra perché questa zona era caratterizzata da ammassi pietrosi portati dai 2 fiumi) portò erroneamente nelle successive traduzioni in Alessandria della Paglia complice dell’errore anche il fatto che la città all’epoca per la fretta e la povertà di mezzi con cui vennero costruite le sue case, aveva molte case civili con il tetto di paglia a causa della fretta con cui vennero costruite e la povertà di mezzi a disposizione. Proprio a testimoniare la pochezza delle risorse, bisogna far notare che l’inizio della costruzione della città fu agevolato da un prestito di 2000 soldi del governo di Genova. Con il passare del tempo la città crebbe ed accolse popolazioni provenienti dalle città di Tortona e Milano, distrutte dal Barbarossa, e dai paesi vicini. Mutando la composizione della sua popolazione si modificò anche il suo orientamento politico, cos si ribellò Marchese del Monferrato ed al Marchese del Bosco per appoggiarsi ai comuni della Lega Lombarda.
I suoi abitanti vollero chiamare la città Alessandria in onore di Papa Alessandro III promotore della Lega Lombarda, questo provocò Barbarossa acerrimo nemico del Papato e mise la città nell’elenco di quelle da annientare non immaginandosi che sarebbe diventata un impresa pi che ardua conquistare la città, talmente difficile che non ci riuscì nonostante tutti i tentativi.
A seguito della pace tra le città Italiane e Barbarossa, Alessandria si vide trascurata e abbandonata e per paura di cadere sotto il dominio del Monferrato accettò la protezione di Federico in cambio di sudditanza ed a causa di questo dovette pure cambiare il nome in Cesaria.
Alessandria conobbe in seguito alla morte di Barbarossa, suo figlio Arrigo VI che donando i terreni attorno ad Alessandria al Marchese Bonifacio fece indispettire gli alessandrini che senza pensarci 2 volte attaccarono la città vicina dando inizio alle ostilità tra Alessandria e Casale, a cui seguirono periodi di pace per poi ritornare rivali.
Negli anni successivi con la Signoria dei Visconti, degli Sforza e del capitano di ventura Facino Cane vede spegnersi le sue libertà comunali. Con l’estinzione del Casato dei Visconti Alessandria riacquista la sua libertà per trovarsi oggetto degli interessi del generale Dresnay sconfitto anche grazie all’aiuto delle milizie milanesi. A seguito della vittoria, Alessandria ricade in servit del pi acerrimo nemico il Monferrato. Tuttavia il Duca di Milano Galeazzo Maria Sforza ha un occhio di riguardo per la città, la migliora, la potenzia, ed offre ai suoi migliori cittadini importanti cariche del Ducato.
Negli anni a venire Alessandria conosce l’occupazione francese seguita da quella svizzera per poi dopo breve tempo di nuovo quella francese seguita da una riconquista della città dai suoi abitanti grazie al coraggio di un manipolo di 30 ghibellini. Chiude questo alternarsi di conquiste un periodo di dominio spagnolo che va dal 1524 al 1707 quando Alessandria venne a far parte del Piemonte.
Nel 1728, Vittorio Amedeo II ordinò la costruzione della cittàadella odierna. Con lo scoppio della rivoluzione francese Alessandria con tutto il Piemonte ritorna sotto il dominio francese. Tre anni dopo viene liberata dal generale russo Subarov, e a seguito della battaglia di Marengo diventa prefettura del nuovo dipartimento di Marengo.
Waterloo consentì, infine, il ritorno di Alessandria nell’ambito dello Stato Sabaudo.